La fase di stoccaggio è probabilmente quella più delicata da affrontare quando si parla di modalità impiegate per la corretta conservazione della legna. Infatti, la qualità della legna da ardere non dipende solamente dalla varietà scelta, ma anche dalla corretta conservazione.
L’obiettivo è sicuramente quello di mantenere il più possibile inalterate nel tempo le proprietà della legna, affinché il processo di combustione vada a buon fine: ma come farlo?
Per evitare che si formino muffe e altri agenti dotati di un alto tasso di umidità, la legna va accuratamente riposta in un luogo che sia al riparo da intemperie innanzitutto, e poi che sia abbastanza aereato e non presenti fonti di umidità.
Altra cosa da tenere in considerazione è l’ampiezza dello spazio disponibile: considera il fatto che le cataste di legno solitamente devono essere alte poco più di un metro proprio per garantire una corretta stabilità, e inoltre per far sì che l’aria passi devono essere posizionate distante di diversi centimetri tra di loro.
Per assicurarti di avere la migliore ventilazione possibile nella catasta, puoi impilare ogni strato nella direzione opposta al precedente.
Ma, come deve essere il terreno su cui poggiare la legna?
Beh, sicuramente piano e non inclinato, per evitare ogni forma possibile di smottamento della legna da ardere.
Non dimenticare infine di coprire la catasta di legna con un telone, avendo cura di lasciare esposti i lati.
Sicuramente accatastare la legna nella maniera corretta richiede molte abilità, ma seguendo i nostri consigli potrai creare una catasta stabile e resistente al riparo di vento e pioggia.
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